Negli anni '90 ricordo ancora quanto fosse difficile il solo semplice mettersi in contatto gli uni con gli altri, si attendeva con ansia l'uscita di Aelle o Biz Magazine per scoprire le ultime novità, le indiscrezioni, i gossip, le nuove uscite.
Avere delle buone basi rap/hip hop, o conoscere ragazzi della nostra età con gli strumenti adatti per produrre delle basi decenti era difficilissimo, e le attrezzature costosissime, sopratutto perchè nella maggior parte dei casi di importazione americana.
Nei negozi era difficile reperire i dischi e anche su specifica prenotazione bisogna aspettare intere settimane.
Oggi con l'avvento di internet tutto sembra essere mostrusamente semplificato, molte persone si sentono in dovere di fare rap, di essere produttori, di pubblicare centinaia di pezzi senza il minimo stile/contenuto.
Tutto questo si riduce ad un'analisi breve e sintetica: manca fra le nuove generazioni il senso di autocritica, secondo il quale si ascolta il proprio operato e si valuta se sia o meno il caso di pubblicare anche un semplice brano o delle basi rap su vari social che tutti noi conosciamo.
Avere un background musicale rappresenta da sempre un ottimo metro di paragone al quale confrontare ciò che facciamo.
Mi chiedo quanti di voi che oggi si avvicinano a questa musica abbiamo in casa o per lo meno ascoltato qualcuno dei dischi che hanno fatto grande la cultura hip hop in primis in america?
Quanti di voi hanno realmente voglia e passione per spingersi alla ricerca dei rapper e dei produttori che hanno da anni contribuito all'evoluzione dello stile rap e delle basi rap?
Ho letto con interesse l'acceso scambio di opinioni fra due grandi dj che tanto hanno dato all'hip hop italiano.
https://www.facebook.com/djmais/posts/578479008839819
Hip hop ed esposione mediatica, l'eterna lotta fra il "bene" e il "male".
a presto. Fantoni G.
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